Dichiarazione di sovranità e del diritto di decidere del popolo della Catalogna

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Preambolo

Il Popolo della Catalogna nel corso della sua storia, ha manifestato democraticamente la volontà di autogovernarsi, con l’obiettivo di migliorare il progresso, il benessere e l’uguaglianza di opportunità di tutti i suoi cittadini e di rinforzare la propria cultura e la propria identità collettiva.

L’autogoverno della Catalogna si fonda anche nei diritti storici del popolo catalano, nelle sue istituzioni secolari e nella tradizione giuridica catalana.

Il parlamentarismo catalano ha i suoi fondamenti nel medioevo, con le assemblee di Pau i Treva e della Cort Comtal.

Nel quattordicesimo secolo si creò la Diputaciò del General, o Generalitat, che acquisì via via più autonomia fino ad divenire, durante il sedicesimo e diciassettesimo secolo, governo del Principato di Catalogna. La caduta di Barcellona nel 1714, nell’ambito della guerra di successione, comportò, da parte di Filippo V, l’abolizione, con il Decret de Nova Planta del diritto pubblico catalano e delle istituzioni di autogoverno.

Questo itinerario storico è stato condiviso con altri territori, fatto che ha configurato uno spazio comune linguistico, culturale, sociale ed economico, con vocazione di rinforzarlo e promuoverlo, a partire dal mutuo riconoscimento.

Durante tutto il ventesimo secolo, la volontà di autogovernarsi delle catalane e dei catalani è stata una costante. La creazione della Mancomunitat de Catalunya che nel 1914 rappresentò un primo passo nel recupero dell’autogoverno, fu abolita dalla dittatura di Primo de Rivera. Con la proclamazione della seconda Repubblica Spagnola si costituì un governo catalano nel 1931 con il nome di Generalitat de Catalunya che si dotò di uno statuto di autonomia.

La Generalitat fu di nuovo abolita nel 1939 dal Generale Franco, che instaurò un regime dittatoriale fino al 1975. La dittatura si scontrò con una resistenza attiva del popolo e del governo di Catalogna.

Uno dei momenti decisivi della lotta per la libertà fu la creazione dell’Assemblea de Catalunya nel 1971 prima del recupero della Generalitat, con carattere provvisorio, con il ritorno nel 1977 del suo presidente dall’esilio. Nella transizione democratica e nel contesto del nuovo sistema di autonomie definito nella costituzione spagnola del 1978, il popolo della Catalogna approvò in referendum lo Statuto di Autonomia della Catalogna nel 1979 e celebrò le prime elezione al Parlamento nella Catalogna nel 1980. Negli ultimi anni, nel corso dell’approfondimento democratico, una maggioranza delle forze politiche e sociali catalane ha spinto misure di trasformazione del quadro politico e giuridico, la più recente delle quali è stata il processo di riforma dell’Estatut d’Autonomia de Catalunya, iniziato dal parlamento nel 2005. Le difficoltà e i rifiuti delle istituzioni dello stato spagnolo, tra le quali bisogna evidenziare la sentenza della Corte Costituzionale 31/2010, comportano una negazione radicale dell’evoluzione democratica delle volontà collettive del popolo catalano nello stato spagnolo e creano le basi per un’involuzione dell’autogoverno, che oggi si esprime con totale chiarezza negli aspetti politici, di competenze, finanziari, sociali, culturali e linguistici.

In tanti modi il popolo della Catalogna ha espresso la volontà di superare l’attuale situazione di blocco nel seno dello stato spagnolo. Le manifestazioni moltitudinarie del 10 luglio del 2010, con il lemma “siamo una nazione, noi decidiamo” e quella dell’11 settembre 2012, con il lemma “Catalogna nuovo stato d’Europa”, sono espressione del rifiuto dei cittadini verso la mancanza di rispetto alle decisioni del popolo della Catalogna.

In data 27 settembre 2012, mediante la risoluzione 742/IX, il parlamento della Catalogna constatò il bisogno del popolo della Catalogna di poter determinare liberamente e democraticamente il proprio futuro collettivo mediante una consultazione popolare. Le ultime elezioni al parlamento della Catalogna del 25 di novembre 2012 hanno espresso e confermato questa volontà in modo chiaro ed inequivocabile.

Allo scopo di portare a termine questo processo, il parlamento della Catalogna, riunito nella prima sessione della X legislatura, ed in rappresentazione della volontà dei cittadini della Catalogna, espressa democraticamente nelle ultime elezioni, formula la seguente dichiarazione di sovranità e del diritto di decidere del popolo della Catalogna.

Dichiarazione di sovranità e del diritto di decidere del popolo della Catalogna

In accordo con la volontà maggioritaria espressa democraticamente dal popolo della Catalogna, il parlamento della Catalogna accorda iniziare il processo per rendere effettivo l’esercizio del diritto di decidere per far si che i cittadini e le cittadine della Catalogna possano decidere il loro futuro politico collettivo, d’accordo con i seguenti principi:

-Sovranità. Il popolo della Catalogna ha, per ragioni di legittimità democratica, carattere di soggetto politico e giuridico sovrano.

-Legittimità democratica. Il processo dell’esercizio del diritto di decidere sarà scrupolosamente democratico, garantendo specialmente la pluralità di possibilità e il rispetto di tutte esse, attraverso la delibera e il dialogo nel seno della società catalana, con l’obiettivo che il pronunciamento che ne risulti sia l’espressione maggioritaria della volontà popolare che sarà il garante fondamentale del diritto di decidere.

-Trasparenza. Si forniranno tutti gli strumenti necessari affinché l’insieme della popolazione e della società civile catalana abbia tutta l’informazione e la conoscenza precise per esercitare il diritto di decidere e se ne promuova la partecipazione nel processo.

-Dialogo. Si dialogherà e si negozierà con lo stato spagnolo, le istituzioni europee e l’insieme della comunità internazionale.

-Coesione sociale. Si garantiranno la coesione sociale e territoriale del paese e la volontà espressa tante volte dalla società catalana di mantenere la Catalogna come un solo popolo.

-Europeismo. Si difenderanno e si promuoveranno i principi fondativi dell’Unione Europea, in particolare i diritti fondamentali dei cittadini, la democrazia, l’impegno a garantire lo stato del benessere, la solidarietà tra i popoli d’Europa e il progresso economico, sociale e culturale.

-Legalità. Si utilizzeranno tutti i quadri normativi esistenti per consolidare la democrazia e rendere effettivo il diritto di decidere.

-Ruolo principale del parlamento. Il parlamento, come istituzione che rappresenta il popolo della Catalogna, ha un ruolo principale in questo processo e pertanto si dovranno accordare e rendere concreti i meccanismi e le dinamiche di lavoro che garantiscano questo principio.

-Partecipazione. Il Parlamento della Catalogna e il Govern de la Generalitat devono garantire in tutto questo processo la partecipazione attiva degli enti locali e del massimo numero di forze politiche, agenti economici e sociali, entità culturali e civiche del nostro paese e rendere concreti i meccanismi che garantiscano questo principio.

Il Parlamento della Catalogna incoraggia l’insieme dei cittadini e cittadine ad essere attivi e protagonisti di questo processo democratico dell’esercizio del diritto di decidere del popolo della Catalogna.

Palazzo del Parlamento, 23 gennaio 2013

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